Relazione del Presidente di ASSOFERR - Roma 5 luglio 2018
“Cari Colleghi,
in un clima di grandi cambiamenti geopolitici ASSOFERR ha cercato di intercettare le tematiche tecniche e politiche che in questi anni stanno attraversando il settore. E’ giusto partire dal mutato scenario macroeconomico che presenta una congiuntura favorevole per l’industria italiana ed europea, insieme all’aumento dei consumi e che sta producendo una sensibile crescita della domanda di trasporto nazionale ed internazionale. Nell’alveo di questa crescita, le riforme e gli investimenti programmati dal precedente Governo stanno favorendo anche il rafforzamento della credibilità del Paese in Europa e verso gli investitori d’oltre oceano. Le operazioni in atto sulle banchine Italiane, che in parte riproducono ciò che è già avvenuto in Grecia ed in altri porti del Mediterraneo, anticipano il segno di una crescente pressione sulle prestazioni ferroviarie di interconnessione portuale. Al tempo stesso la grande acquisizione di Italo da parte di un fondo americano rappresenta un importante biglietto da visita per il Paese.
A livello infrastrutturale, ASSOFERR sostiene con convinzione la realizzazione delle grandi opere già ampiamente avviate e finanziate. Il Terzo Valico, opera strategica per i porti liguri e per la città di Genova, il Brennero e la cosiddetta TAV, insieme al rafforzamento di tutte le connessioni capillari da e verso i corridoi TEN, rappresentano tutte un passaggio cruciale per dare solidità alla crescita del Paese e allo switch modale.
In tal senso auspichiamo che il Ministro Toninelli, accompagnato dai suoi alleati di Governo, abbia il coraggio di confermare questi impegni, guardando al futuro del Paese per posizionarlo al centro delle dinamiche trasportistiche europee e mondiali.
Non possiamo ignorare infatti alcuni straordinari cambiamenti in atto: la “nuova” Via della Seta, il Quarto Pacchetto Ferroviario e il Certificato Unico Europeo per le Imprese Ferroviarie. Sono questi i cambiamenti cruciali che coinvolgeranno tutta l’Europa già dal prossimo anno, modificando progressivamente e radicalmente gli assetti, i flussi e le politiche industriali del Continente.
Se dovessero mai avvenire senza un’adeguata infrastrutturazione del Paese l’Italia - ancora una volta - si presenterebbe con colpevole ritardo ad un appuntamento chiave per le sue imprese e costringerebbe tutti noi ad assistere, impoveriti, ad un rallentamento sintomatico dell’auspicato processo di reshoring.
In questo contesto riveste un ruolo chiave il Forum di Pietrarsa, splendida iniziativa di ASSOFERR giunta al terzo anno, che rappresenta il momento di riflessione sullo switch modale tra tutti gli attori del settore. Il Museo di Pietrarsa, storico e meraviglioso esempio dell’eccellenza ferroviaria italiana, custodito con mirabile e inusitata cura dalla Fondazione FS è diventato il simbolo di un dialogo interconfederale tra la nostra CONFETRA, il grande mondo di CONFINDUSTRIA e il Governo. L’appuntamento atteso di anno in anno rinsalda una cooperazione finalizzata allo switch modale, coinvolgente aziende di trasporto, imprese
ferroviarie, industrie e porti, oltre a tutte le massime cariche ministeriali e ai grandi attori istituzionali. Una strada ferrata che mira ad un futuro ambizioso che vogliamo fortemente continuare a percorrere insieme.
L’onore offerto al sottoscritto dal Presidente Marcucci di far parte della Sua squadra di Presidenza in CONFETRA ha d’altronde rafforzato ulteriormente il senso di appartenenza di ASSOFERR a questa confederazione. L’abilità e la determinazione con la quale, in mezzo a mille difficoltà, lo stesso Presidente ha voluto fortemente portare avanti le tematiche care alla nostra associazione, tra le quali cito il cambio modale, la liberalizzazione, gli incentivi e gli investimenti infrastrutturali, sono per noi motivo di orgoglio e di consapevolezza del ruolo importante che ricopriamo.
ASSOFERR deve crescere insieme alle imprese del settore ferroviario, insieme alle imprese di trasporto, insieme ai porti e insieme alle industrie. ASSOFERR deve interpretare le anime trasversali di questa complessa filiera. E’ importante che tutti i soci vivano il senso di appartenenza ad un grande progetto di rappresentanza che - anche attraverso CONFETRA - punti apertamente a condizionare le scelte di politica trasportistica del Paese rendendo credibili le parole tante volte abusate della green economy.
Il terreno delle riforme è ancora aperto, interventi migliorativi nelle politiche degli incentivi ad esempio sono auspicabili. La credibilità di ogni incentivo è strettamente legata alla neutralità della sua distribuzione. Gli incentivi devono convincere chi non trasporta in maniera ecologica a muovere le proprie merci in treno, senza introdurre elementi distorsivi che inficino gli stessi effetti benefici a cui mirano.
E d’altra parte importante continuare ad affidare il dialogo su questi temi a soggetti competenti. Il pensiero va alla Struttura Tecnica di Missione e ai Dirigenti del Ministero dei Trasporti, purtroppo entrambi soggetti ai meccanismi pericolosi dello spoils system. Ma va anche a RAM SpA, guidata oggi da una squadra di altissimo profilo, in grado di garantire imparzialità e qualità nei processi di gestione dei suddetti incentivi.
Come sempre ASSOFERR non si sottrae al confronto né alle dinamiche dialettiche del nuovo mondo. Crediamo nel dialogo con le istituzioni e crediamo nel dialogo con le Autorità che governano il settore. In questi anni abbiamo traghettato con successo alcune fasi delicate con l’Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria e con RFI, trovando in questi soggetti l’apertura ad un dialogo corretto e professionale finalizzato alla gestione di situazioni critiche e inattese per la sicurezza dei nostri trasporti.
Seguiamo con estremo interesse anche l’evolvere delle attività dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Abbiamo assistito presso la Sala Regina della Camera dei Deputati alla relazione del Presidente Camanzi. Alcuni passaggi della relazione hanno toccato il Cargo e gli strumenti posti in essere per garantire l’equo accesso ai servizi ferroviari. Dobbiamo tuttavia sottolineare come - da utenti e non da regolati - gli effetti benefici di questi interventi non siano ancora del tutto evidenti per le nostre aziende. Lavoriamo e lavoreremo affinché vengano prese in considerazione le istanze del nostro settore, promuovendo iniziative dei
soci che mirino ad una reale efficienza dei servizi che rivestono carattere pubblico quali ad esempio le manovre e gli accessi ai terminal pubblici.
D’altra parte è innegabile che la liberalizzazione della trazione ferroviaria oggi sia un dato assodato e la volontà di ASSOFERR è quella di favorire ulteriormente questo processo aprendo ad iniziative che coinvolgano l’intera filiera del trasporto ferroviario e intermodale. Una scelta strategica perché la cooperazione generi sinergie di successo, in un clima di trasparenza complessivo che - purtroppo - in certi contesti è ancora difficile vedere garantito. L’ingresso di FERCARGO in Confetra, fortemente promosso da ASSOFERR, desideriamo rappresenti il punto di svolta di questo dialogo che non deve tuttavia trascurare anche l’apertura o il rafforzamento dei canali di confronto con il Gruppo Mercitalia.
I nostri mondi, dagli operatori intermodali a quelli tradizionali, dalle officine ai detentori fino ad arrivare ai terminalisti, hanno tutti e sempre una sola esigenza: veder crescere il business delle nostre aziende per lasciarci alle spalle gli anni della crisi. Il contributo e le iniziative dei soci sono la linfa vitale della vita associativa.
In questo percorso, ormai giunto a metà del mio secondo mandato, desidero ringraziare i vicepresidenti Chigioni, Di Girolamo, Nolte e De Girolamo per il loro importante contributo in termini di dedizione ed idee. Desidero anche ringraziare la Segreteria di ASSOFERR, Simona Ceci e Mauro Pacella, straordinari collaboratori che mi aiutano ogni giorno ad attraversare le tempeste del nostro mondo.
L’anno che ci attende è ricco di sfide entusiasmanti e allo stesso tempo insidiose. Stiamo lavorando per preparare ASSOFERR ad affrontare il futuro. Un nuovo Statuto, una nuova organizzazione che verrà proposta ai soci nei prossimi mesi, consentiranno il prossimo anno al prossimo Presidente di guidare una squadra ancora più coesa e rappresentativa, ma soprattutto permetteranno di aprire l’associazione a nuove realtà imprenditoriali del settore con l’obiettivo di crescere e rafforzare la nostra rappresentatività."
Il Presidente
Guido Gazzola